Diarrea e vomito nel bambino: cosa fare? Le indicazioni del pediatra

DIARREA

La diarrea è causata, nella maggior parte dei casi, da infezioni virali (rotavirus, adenovirus responsabili di oltre il 50% dei casi di diarrea, virus di Norwalk) o, meno frequentemente, batteriche (Salmonella o altri batteri come particolari tipi di Escherichia coli, Yersinia enterocolitica, Campylobacter jejuni, Shigella).

Le infezioni batteriche sono più frequenti nel periodo estivo mentre i virus, soprattutto il rotavirus, nel periodo invernale. Nel bambino piccolo, nei primi anni di vita e, soprattutto, sotto l’anno di età, la diarrea può manifestarsi anche in occasione di infezioni di altro tipo (per esempio otite media).

Sintomatologia

La causa più frequente di diarrea sono le infezioni intestinali virali che hanno le seguenti caratteristiche:

i disturbi (vomito, diarrea, dolori addominali) durano da pochi giorni a oltre 1-2 settimane;
possono far perdere peso per cui il bambino può dimagrire. È importante quindi pesare il bambino ogni 24 ore;
come segni di gravità è necessario valutare anche l’umore: se il bambino è molto mogio o molto irritabile ci si deve preoccupare e richiedere la consulenza del medico. Se l’umore è il solito, beve e urina normalmente anche se ha diarrea e, soprattutto, non perde peso, state tranquilli. Ma contattate il vostro pediatra.

Terapia fondamentale

La terapia principale è bere acqua e sali minerali (buste che si trovano in farmacia da sciogliere in acqua). Non lasciategli alternative da bere: deve bere i sali minerali, al limite, all’inizio se è presente vomito, diluite leggermente in qualche bevanda o nel latte.

Non date bevande zuccherate quali succhi di frutta o bevande gassate zuccherate perché non contengono sali minerali.

Fermenti lattici e probiotici sono una terapia, non un “optional”, i cui benefici si avranno nei giorni successivi ma non nella fase acuta, quella più importante e seria in cui se non si adottano comportamenti corretti si rischia un ricovero per procedere a una idratazione per fleboclisi.

Vomito

Se anche lo stomaco è interessato si può presentare il vomito che è il segno dell’infezione e della mancata digestione del cibo. Attraverso la diarrea e il vomito il bambino può perdere molti liquidi che contengono sali minerali necessari al funzionamento dell’organismo con conseguente rischio di disidratazione.
Una gastroenterite acuta, non grave, ha una durata media di circa 3/5 giorni, in genere inferiore a una settimana anche se disturbi “minori” (perdita di appetito, dolori addominali e alterazioni dell’alvo) possono durare più a lungo.
In alcuni bambini al termine della diarrea può verificarsi una stipsi o al contrario può perdurare un intestino “accelerato” con scariche diarroiche anche per periodi prolungati.

Farmaci

In caso di febbre antipiretico per bocca se ha diarrea o per supposta se ha vomito (paracetamolo, in caso di diarrea è meglio non dare ibuprofene in quanto si elimina per via renale e in caso di disidratazione si rischia di raggiungere livelli dannosi per l’organismo).
Se ha diarrea acquosa non date farmaci per adulti per fermarla. La diarrea non va bloccata, se non in situazioni eccezionali poiché serve per eliminare la causa della diarrea (germi, tossine).

In caso di sintomatologia gastroenterica

Esistono una serie di segni e sintomi che, se presenti (uno o più), devono essere rapidamente riferiti al pediatra e, nel caso non fosse possibile, il bambino deve essere condotto al Pronto Soccorso. Per esempio:

se la sintomatologia è caratterizzata da vomito e scariche ripetute e abbondanti, soprattutto se il bimbo ha meno di 6 mesi di vita;
se il bimbo si rifiuta di assumere liquidi per bocca;
se presenta segni di disidratazione: labbra e mucose asciutte, riduzione dell’emissione di urina (è importante la valutazione del pannolino), profonda stanchezza, scarsa reattività, occhi infossati e alonati, mani e piedi freddi, perdita di peso superiore al 5%;
se presenta forte mal di pancia soprattutto se associato a crisi di pianto intermittente, alternato a sonnolenza, ipotonia e stato di prostrazione;
se presenta sangue nelle feci;
se presenta vomito di colore verde.

Le vie di infezione

Sono principalmente cinque oltre alla via “aerogena” con il passaggio da individuo a individuo attraverso particelle della saliva trasportate dall’aria mentre si parla o si tossisce.

Faeces (feci). Necessaria un’accurata igiene in quanto la via di contagio detta “orofecale” prevede il contatto di feci con le mani e una igiene delle stesse non adeguata.
Fingers (dita). Lavare sempre bene le mani.
Fomites (oggetti, suppellettili). Alcuni virus possono sopravvivere anche per settimane su superfici dell’ambiente.
Food (cibo).
Flies (mosche) Passando su varie sostanze gli insetti possono fare da veicoli per alcune infezioni.